On_the_spot è una serie di mostre d’arte contemporanea site-specific che si prefigge di valorizzare attraverso la pratica di giovani artisti aree altamente significative, stimolando negli spettatori una presa di coscienza sui luoghi d’intervento.

Ciò che alieno non è

L’idea del progetto Anomalie nasce ormai più di un anno fa. Era estate e di lì a poco la terra avrebbe iniziato a tremare. Da tempo stavo cercando un luogo del nostro territorio che possedesse una storia poco conosciuta e che potesse essere da stimolo per la creazione artistica. Durante la mia ricerca, la vita ha voluto che Giulia diventasse per me un’amica preziosa oltre che una valida collega. In un caldo pomeriggio mi raccontò dello studio che stava compiendo da anni, tra biblioteche e carte d’archivio. Ricordo l’emozione delle sue parole e il mio stupore alla vista delle immagini che aveva ritrovato. Giulia aveva tra le mani le chiavi d’accesso del luogo che attraverso l’arte contemporanea volevo aprire al pubblico. Possedeva una raccolta perfetta di volti umani, di storie di vita e di esperienze artistiche oggi sconosciute. Visitammo insieme gli spazi del manicomio Santa Croce più volte, prima del sisma e dopo quel 24 agosto 2016 che portò irrimediabilmente a dover ripensare integralmente il nostro intervento in quello spazio. Tutto divenne più complicato ma lo stato delle cose aveva reso il progetto ancor più necessario. Ci chiedemmo se davvero valesse la pena intervenire in uno spazio così difficile, senza particolari sostegni esterni, con le sole forze di chi crede nella creatività e nella necessità di ricordare. Eppure la risposta per noi fu chiara e lampante. Volevamo raccontare le vicende di persone che furono strappate dalla loro vita, dagli affetti e dal proprio contesto sociale. Volevamo rendere nota la storia di un’istituzione cittadina che ha avuto nei decenni illustri direttori, tra cui Enrico Morselli che a fine ‘800 attuò riforme molto moderne per i parametri di cura dell’epoca. Volevamo far conoscere la storia di Antonio, di Giovanni e degli altri artisti che nel manicomio trovarono la maniera di esprimersi attraverso il lavoro creativo. Volevamo portare l’attenzione della cittadinanza su un luogo che il sisma aveva reso più fragile, per pensare al futuro contro ogni indifferenza. Giulia lo ha fatto mettendo in mostra la sua ricerca e le sue scoperte. Io l’ho fatto a mio modo, invitando dieci giovani artisti a proporre per il luogo un’opera inedita e temporanea, sostenendo i loro progetti e mettendomi al servizio delle loro idee. In questa passeggiata tra il verde del parco e i padiglioni dell’ex manicomio incontrerai interventi artistici che nascono dalla relazione tra l’artista e un luogo particolare, installazioni che si nutrono dei suoi limiti, delle sue potenzialità, della sua storia. Le opere qui nate moriranno con la fine dell’evento. Ho voluto mettere in mostra un’arte che parla con voce umana, che pesa come il tempo e che vive ogni limite, ogni condizione impervia di questo nostro presente. Un’arte che aliena non è.


A cura diMichele GentiliAnno2017ArtistiLaura Bisotti, Ch ro mo, Alisia Cruciani, Elena Hamerski, Rada Kozelj, Elisa Muliere, Flavio Pacino, Valeria Talamonti, Alessio Santoni, Chiara Valentini

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